Italy

Italia 800 000 ettari di vigneti, è con la
sua produzione annua di circa 60 milioni di ettolitri. È il piú grande produttore di vino, prima ancora
di Francia e Spagna. Anche parlando di varietà di vigne siamo primi al mondo. In
tutte le regioni italiane partendo dalle Alpi in Alto Adige, fino a arrivare in
Pantelleria al sud della Sicilia, troviamo la vitis vinifera di casa. Nel 500 aC
la vigna fu portata al sud della nostra penisola da coloni Greci. I Romani
poi diffusero questo nettare, in
Italia e oltre. Già i Romani distinguono per varietà, secondo Virgilio tante
come granelli di sabbia, e iniziò ad usare forme diverse di coltivazione. Con il
declino dell'Impero Romano e col caos che ne deriva anche il vino ne risentii.
Ma i monasteri conservarono
la conoscenza del vino, migliorando i vigneti e la tecnologia enologica.
Nel sedicesimo Secolo, i vigneti
hanno raggiunto la massima
espansione. Questo periodo d'oro, purtroppo non durò a lungo, e ben presto gran parte delle
viti furono distrutte dalle guerre.
Metà del 19 ° secolo, è emersa la vera piaga "l´oidio”, e in Francia spazzo via
interi raccolti. Solo 15 o 20 anni dopo,” la fillossera” fu
introdotta dall'America, un disastro per tutto il vino europeo. La prima metà
del 20 ° secolo in Italia, non ci fu spazio per sviluppi qualitativi nel settore
agricolo. Finalmente nel 1963 è nata la DOC. Produzione coltivazione e commercializzazione di vini provenienti
da alcune aree fu regolamentata dalla legge. Dando un senso di sicurezza ai
consumatori. Oggi i Vini d'Italia sono tornati al loro posto ( con i migliori).
Non si beve solo un bicchiere di vino, ma una millenaria storia e cultura
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